Omar Ghiani, Partenze

La fronte bianca sul vetro, le cose che forzano. Per loro il sole
riempie le camere di fresco. Per loro si scolorisce il libro, il libro
che ascolta crescere altre foglie.

Sui libri le tracce
il margine con le firme leggere
le mani sono annerite da una rete.

Dicembre – isola
lo stoppino si slega
al confine tra terra e acqua
la terra è acqua infinitamente.

Così sulle ciglia la ghiaia si fa vetro
così il vetro è sabbia e respiro
un ritorno pieno
ai tralicci di vischio
contro un filo di cinghia
sul campo stringato
sul corpo marrone della terra.

L’immortalità agli orti.

 

(Da Poeti della Lontananza, a cura di Sonia Caporossi e Antonella Pierangeli, Marco Saya Edizioni 2014)