In alto il numero del treno, questo nero
della banchina sveglia la settimana
di un tuo passo. Ora il nume di metallo
annuncia la direzione ai tuoi ginocchi.
Enumero i rintocchi dell’arancia
in folle giro al polso, ti sorveglia
sette volte quattro quello
di provincia che ho da darti.
Ovunque sali
e da ogni parte parti.
(Da «Gradiva» di L. Fontanella, 49, primavera 2016, pp. 69-70)