Riccardo Frolloni, Preghiera II

Madre, ti vedo in lontananza e ho pena
di non esserti abbastanza uomo, noi due
ci scambiamo negli specchi, mentre scivolo
dietro, ti prendo la busta della spesa, apro
la porta di casa, e mi invento tante parole
e nemmeno una che sia vera, che dica qualcosa,
hai un libro che ti ho prestato, lo leggi
due pagine alla volta, l’hai iniziato
con il letto ancora piccolo, ora invece
sembra tutto più grande, l’aria la vedi
pesare dai soffitti, soffia dalle camere di sotto,
io per questo di notte cammino scalzo,
farmi parte di questo niente, per paura
che ti possa sembrare qualcuno.

(Da Corpo striato, Industria & letteratura Edizioni 2021)

Riccardo Frolloni, Preghiera I

Padre, tu che ora sei infinito
hai chiuso col passato, noi
invece ti cerchiamo nei frammenti,
nella ripetizione di parole, e sempre
sembri una poesia. Padre, dammi la forza,
fuori c’è un vento un vento un vento
strabico, come i pensieri.

(Da Corpo striato, Industria & letteratura Edizioni 2021)