Tutto il giorno ho allineato
i prodotti sullo scaffale
come fossero versi
e ora sto con l’ordine in mano
fra i carrelli abbandonati
dove dormono i bambini
consumati, nel silenzio
E in questa devastazione, Maurizio
stiamo, fra i carrelli abbandonati
È questa la semina del bulbo
per le voglie del margine,
il campo defunto, e il feto coltivato
che sboccia sul ripiano e si apre in sconto
Questa la trincea per il significato,
l’obbiettivo, e poi il punto
che l’orario ci mette al nome
(Da Edifici pericolanti, Edizioni Dot.com Press 2017)