Valentina Casadei, Nella sosta scarna

Nella sosta scarna
la polvere creava miracolose presenze
la cena fredda gridava il tuo nome
portavi via con te l’abitudine della sera
quando un bacio diventa tempo
e un rassicurante destino
prima di andare a dormire
preferendo al sonno
una veglia feroce
in cui il miraggio del tuo arrivo
è solo l’aria di una silhouette che trema
un minuscolo incendio fatale

(Inedito)

Pubblicato da

Critica Impura

Letteratura, filosofia, arte e critica globale.

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