Donatella Nardin, Tutta luce

Considera di questo luogo isolato
la macchia viva del cielo:
un talento mite ma autorevole
inonda i campi e le case
di cose buone, lucenti.

Nel liquido riflesso raggiunge
il suo limite il fiore – si modella
la grazia sulle imperfezioni -.
Considera l’esemplarità della storia:
qui, accanto all’amore,
anche prima di essere pensato
è tutta luce il respiro desiderante
della mia terra

creatura.

(Da Terre d’acqua, Fara Editore 2017)

Pubblicato da

Critica Impura

Letteratura, filosofia, arte e critica globale.

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